L’Agenzia delle Entrate sanziona chi organizza GITE, VIAGGI ed ESCURSIONI senza licenza

L’Agenzia delle Entrate sanziona chi organizza GITE, VIAGGI ed ESCURSIONI senza licenza

L’Agenzia delle Entrate sanziona chi organizza GITE, VIAGGI ed ESCURSIONI senza licenza

L’Agenzia delle Entrate ribadisce quanto indicato dalla normativa riguardo l’organizzazione dei pacchetti turistici, considerando tali anche le gite di un giorno organizzate da associazioni, amici, parrocchie e chiunque decida di “organizzare” un viaggio anche breve di una giornata.
Per svolgere l’attività di organizzazione di tale viaggio è OBBLIGATORIA la licenza di agenzie di viaggio e turismo, (di cui all’art. 9, L. 17.5.1983, n. 217), che organizzano e vendono i pacchetti turistici (art. 2, D.Lgs. 17.3.1995, n. 111) costituiti da viaggi, vacanze, circuiti tutto compreso e connessi servizi, convegni e simili manifestazioni incluse, dietro pagamento di un corrispettivo unitario.
Tali regole valgono anche per gli organizzatori di giri turistici, cioè qualsiasi soggetto (associazione, ente pubblico o privato, ecc.) che pone in essere e mette a disposizione dei viaggiatori pacchetti turistici (secondo la definizione di cui al comma 1 del citato art. 74-ter, D.P.R. 633/1972), anche se realizzati nell’arco della stessa giornata (escursioni, visite alla città e simili), svolgendo quindi attività equiparabili a quelle delle agenzie di viaggio e turismo vere e proprie, ai fini della disciplina tributaria applicabile.
Le attività di organizzazione e vendita di pacchetti turistici rientrano nell’applicazione del regime speciale IVA 74Ter, (comma 1 dell’art. 74-ter, D.P.R. 633/1972), pertanto SOLO le agenzie di viaggi e turismo SONO AUTORIZZATE ad emettere regolare fattura ed incassare per l’organizzazione di tali viaggi.
Tutti gli altri soggetti non sono in regola né con le normative di rispetto del contratto di viaggio (e relative responsabilità) e né tanto meno con il FISCO.
Chi decida di improvvisarsi “agenzia di viaggi e turismo” nell’organizzare anche solo gite senza una regolare licenza, dovrà tenere conto di tutte le conseguenze legali, penali e fiscali a cui andrà incontro.
Alla stessa maniera chi acquista un viaggio, un tour o una gita deve preoccuparsi di richiedere un contratto di viaggio e verificare che l’organizzatore abbia licenza di agenzia di viaggi e turismo.
Un chiarimento per tutte le associazioni cosidette “non a scopo di lucro” che dovrebbero svolgere attività rivolta esclusivamente ai loro associati, è stata emessa una SENTENZA della Cassazione (numero 21988 del 2015) che chiarisce ogni dubbio.
Le associazioni possono organizzare delle gite durante l’anno purchè si tratti anzitutto di attività previste istituzionalmente dallo Statuto dell’ente; tali attività inoltre, devono essere effettuate a livello occasionale (2-3 volte circa all’anno), limitandosi a raccogliere tra i partecipanti al massimo il costo effettivo del biglietto del pullman ed affidando tutti gli altri aspetti relativi al soggiorno ad un’agenzia di viaggi; assemblare più servizi, significa fornire un pacchetto turistico.
Solo rispettando quanto stabilito dalla sentenza, l’attività in questione non è considerata di natura commerciale e l’organizzazione di viaggi e soggiorni turistici, resta di competenza delle agenzie di viaggio regolarmente abilitate da licenza.
In sostanza le Associazioni possono proporre ai propri associati anche tours e pacchetti di viaggio, purché l’organizzazione e la vendita di tali viaggi resti gestita dalle agenzie di viaggio, partners delle associazioni stesse.

Guida al Codice del Turismo in Italia:
normative, diritti dei consumatori e requisiti professionali per operatori turistici

Guida alla Direttiva UE sui Pacchetti Turistici:
Normative, Diritti dei Consumatori e Implementazione

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Guida al Codice del Turismo in Italia: Normative, Diritti dei Consumatori e Requisiti Professionali per Operatori Turistici

Guida al Codice del Turismo in Italia: Normative, Diritti dei Consumatori e Requisiti Professionali per Operatori Turistici

Guida al Codice del Turismo in Italia: Normative, Diritti dei Consumatori e Requisiti Professionali per Operatori Turistici

Introduzione:
Il Codice del Turismo, delineato dal Decreto Legislativo 62/2018, costituisce il fondamento normativo per il settore turistico italiano. È essenziale comprendere a fondo le sue disposizioni, sia per garantire il rispetto della legge che per assicurare un’esperienza turistica positiva per i consumatori. Questo articolo mira a fornire una guida sui principali aspetti del Codice del Turismo, offrendo informazioni su normative, diritti dei consumatori e requisiti professionali per gli operatori turistici.

  1. Definizione di attività turistica:
    Il Codice del Turismo fornisce una definizione chiara delle attività turistiche, che includono viaggi, soggiorni e visite a luoghi al di fuori dell’ambiente abituale per scopi di svago, affari o altri motivi personali. Questo comprende una vasta gamma di servizi offerti da operatori come agenzie di viaggio, tour operator, strutture ricettive e guide turistiche. Comprendere appieno questa definizione è fondamentale per tutti gli operatori turistici per operare in conformità con la legge.
  2. Pacchetti turistici:
    I pacchetti turistici rappresentano un elemento fondamentale dell’industria turistica e sono disciplinati dettagliatamente dal Codice del Turismo. Un pacchetto turistico è definito come una combinazione preorganizzata di almeno due diversi servizi turistici, venduti o offerti per la vendita a un prezzo totale. Gli organizzatori di pacchetti turistici devono rispettare rigidi requisiti in termini di informazioni da fornire ai consumatori, corretta esecuzione dei servizi e responsabilità in caso di problemi durante il viaggio.
  3. Servizi turistici collegati:
    Oltre ai pacchetti turistici, il Codice del Turismo regola anche i servizi turistici collegati, che possono essere acquistati separatamente ma sono correlati a un viaggio turistico. Questi servizi possono includere biglietti per eventi, visite guidate, noleggio di mezzi di trasporto e altro ancora. Gli operatori turistici devono rispettare le normative pertinenti per offrire tali servizi in modo legale e trasparente.
  4. Diritti dei consumatori:
    Il Codice del Turismo conferisce una serie di diritti ai consumatori che acquistano servizi turistici. Questi diritti includono il diritto alle informazioni trasparenti e complete sui servizi offerti, il diritto alla corretta esecuzione dei servizi, il diritto alla sicurezza finanziaria in caso di insolvenza dell’operatore e il diritto a richiedere risarcimenti in caso di problemi durante il viaggio. È fondamentale che gli operatori turistici rispettino e proteggano i diritti dei consumatori in conformità con la legge.
  5. Formazione e qualifiche professionali:
    Il Codice del Turismo stabilisce requisiti riguardanti la formazione e le qualifiche professionali degli operatori turistici, tra cui guide turistiche, accompagnatori e altri professionisti del settore. È importante che gli operatori turistici acquisiscano le competenze necessarie e mantengano le loro qualifiche aggiornate per garantire servizi di alta qualità e sicurezza per i viaggiatori.
  6. Tutela del patrimonio culturale e ambientale:
    Il Codice del Turismo include disposizioni volte a proteggere e valorizzare il patrimonio culturale e ambientale italiano. Questo include misure per promuovere un turismo sostenibile e responsabile, riducendo l’impatto ambientale delle attività turistiche e preservando i beni culturali e naturali del paese per le generazioni future.

Conclusione:
Il Codice del Turismo costituisce il pilastro normativo per il settore turistico italiano, garantendo la regolamentazione e la tutela dei consumatori e promuovendo un turismo responsabile e sostenibile. Comprendere a fondo le sue disposizioni è essenziale per gli operatori turistici per garantire la conformità legale e offrire esperienze memorabili e sicure ai viaggiatori. Speriamo che questa guida dettagliata fornisca chiarezza e orientamento su come navigare nel complesso panorama normativo del turismo in Italia.

 Qui trovi il testo completo del decreto sul sito ufficiale della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana

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Guida alla Direttiva UE sui Pacchetti Turistici
Normative, Diritti dei Consumatori e Implementazione

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Guida alla Direttiva UE sui Pacchetti Turistici: Normative, Diritti dei Consumatori e Implementazione

Guida alla Direttiva UE sui Pacchetti Turistici: Normative, Diritti dei Consumatori e Implementazione

Guida alla Direttiva UE sui Pacchetti Turistici: Normative, Diritti dei Consumatori e Implementazione

  1. Che cos’è la Direttiva 2015/2302/UE e qual è il suo scopo principale?
    La Direttiva 2015/2302/UE è un’iniziativa legislativa dell’Unione Europea volta a regolare l’industria dei pacchetti turistici e dei servizi turistici collegati, garantendo una maggiore protezione dei consumatori e promuovendo la trasparenza e la sicurezza nei viaggi.
  2. Quali sono i principali obiettivi della Direttiva in termini di protezione dei consumatori nel settore turistico?
    Gli obiettivi principali della Direttiva includono garantire ai consumatori informazioni chiare e trasparenti sui servizi turistici offerti, fornire una maggiore sicurezza finanziaria in caso di insolvenza dell’operatore e stabilire standard minimi per la corretta esecuzione dei servizi turistici.
  3. Quali sono le principali disposizioni della Direttiva riguardanti i pacchetti turistici?
    La Direttiva stabilisce criteri precisi per definire i pacchetti turistici, richiede l’informazione chiara e trasparente sui servizi inclusi, impone obblighi agli organizzatori dei pacchetti turistici per garantire la corretta esecuzione dei servizi e assicura ai consumatori il diritto a un rimborso o a una riduzione del prezzo in caso di problemi.
  4. Cosa si intende per servizi turistici collegati secondo la Direttiva?
    I servizi turistici collegati sono quei servizi acquistati separatamente ma correlati a un viaggio turistico, come biglietti per eventi, escursioni, noleggio di mezzi di trasporto. La Direttiva impone regole specifiche per la loro offerta e vendita, garantendo ai consumatori diritti analoghi a quelli previsti per i pacchetti turistici.
  5. Quali sono i diritti dei consumatori garantiti dalla Direttiva quando acquistano pacchetti turistici o servizi turistici collegati?
    I consumatori hanno il diritto a informazioni chiare e complete sui servizi, la sicurezza finanziaria in caso di insolvenza, la corretta esecuzione dei servizi, la possibilità di richiedere un rimborso o una riduzione del prezzo in caso di problemi e il diritto a un’assistenza adeguata durante il viaggio.
  6. Quali sono gli obblighi degli operatori turistici in conformità con la Direttiva?
    Gli operatori turistici sono tenuti a rispettare le disposizioni della Direttiva, fornendo informazioni precise e trasparenti, garantendo la corretta esecuzione dei servizi, assicurando la sicurezza finanziaria dei consumatori e offrendo un’assistenza adeguata in caso di necessità durante il viaggio.
  7. Qual è l’importanza della Direttiva nel promuovere un turismo sostenibile e responsabile?
    La Direttiva promuove un turismo sostenibile e responsabile stabilendo standard minimi per la qualità dei servizi turistici, incoraggiando la protezione del patrimonio culturale e ambientale e garantendo la trasparenza e la sicurezza per i consumatori.
  8. Come viene implementata la Direttiva nei diversi paesi membri dell’Unione Europea?
    La Direttiva viene implementata nei diversi paesi membri dell’Unione Europea attraverso la trasposizione in leggi nazionali, che possono variare leggermente da un paese all’altro, ma devono rispettare i principi e gli obiettivi stabiliti dalla Direttiva stessa.
  9. Quali sono le principali sfide o criticità nella conformità alla Direttiva per gli operatori turistici?
    Le principali sfide per gli operatori turistici nella conformità alla Direttiva includono la necessità di adattarsi ai requisiti normativi, garantire una comunicazione efficace e trasparente con i consumatori e gestire le complicazioni legate alla fornitura di servizi turistici in conformità con le norme stabilite.
  10. Come possono i consumatori far valere i propri diritti in base alla Direttiva se si verificano problemi durante il viaggio?
    I consumatori possono far valere i propri diritti in base alla Direttiva contattando direttamente l’operatore turistico e richiedendo un rimborso o una riduzione del prezzo in caso di problemi durante il viaggio. Inoltre, possono rivolgersi alle autorità competenti o ad organizzazioni di tutela dei consumatori per assistenza e supporto nel far valere i loro diritti.

 Qui trovi il testo completo della Direttiva 2015/2302/UE

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normative, diritti dei consumatori e requisiti professionali per operatori turistici

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I SANTUARI MARIANI DELLA BERGAMASCA

I SANTUARI MARIANI DELLA BERGAMASCA

I SANTUARI MARIANI DELLA BERGAMASCA

La Bergamasca è sempre stata e continua ad essere terra di grande religiosità. Vi si possono trovare luoghi molto famosi ai quali giungono pellegrini da tutta Italia e da varie nazioni europee come il piccolo paese di Sotto il Monte che ha dato i natali a Papa Giovanni XXIII o Caravaggio, non solo luogo d’origine del pittore Michelangelo Merisi ma anche sede del santuario di Nostra Signora del Fonte.

Accanto ad essi però esistono tantissimi altri santuari dedicati alla Madonna, nella provincia di Bergamo se ne contano ben centosei, che per quanto siano poco noti e nascosti negli angoli più remoti del territorio racchiudono in sé grandi storie e fascino.

L’itinerario che proponiamo, nell’arco di una giornata, porterà i visitatori alla scoperta proprio di alcuni dei più suggestivi seppur meno conosciuti santuari mariani della bergamasca in un viaggio attraverso la pianura, la Val Brembana e la Val Seriana.

  • Il tour parte dal Santuario di Nostra Signora della Preghiera, meglio noto come Santuario della Madonna dei Campi che si trova nella campagna attorno a Stezzano. Secondo la tradizione nel XII secolo qui esisteva una cappella con l’immagine della Madonna, alla quale i contadini della zona erano molto devoti. Un giorno una donna vi scorse una gran luce e le apparve la Madonna con il Bambino. A seguito di un tale evento si decise di erigere in quel luogo una piccola chiesetta. Successivamente nel maggio 1586 da un pilastro con affrescata la Madonna cominciò a sgorgare acqua e un paio di mesi dopo la Madonna riapparve a due bambine e in seguito ad altre persone. Ecco che quindi al posto della precedente chiesetta si decise di costruire attorno al pilastro con l’effige miracolosa un più grande santuario. L’aspetto attuale però lo si deve ad ulteriori lavori di ampliamento e abbellimento che sono stati realizzati nel corso dell’Ottocento. All’interno si potranno ammirare l’affresco miracoloso conservato dietro l’altare maggiore e le preziose opere d’arte che decorano l’intero edificio.
  • Dalla pianura ci si sposta poi in Val Brembana, precisamente a Sant’Omobono Imagna nella piccola frazione di Cepino. Qui sorge il Santuario della Madonna della Cornabusa che trovandosi all’interno di una grotta naturale, aperta in una montagna a strapiombo sulla valle, è sicuramente il più caratteristico di tutta la bergamasca. “… E’ il Santuario più bello che esista, perchè non l’ha fatto la mano dell’uomo, ma Dio stesso”. Così diceva Angelo Giuseppe Roncalli, che sostò qui in preghiera proprio pochi giorni prima di essere eletto Papa Giovanni XXII. La storia racconta che nel XIV secolo un’anziana donna cercò rifugio in una caverna per scampare alle violentissime lotte tra guelfi e ghibellini. Portò con sé una statua rappresentante la Madonna Addolorata che rimase nella grotta anche dopo che la pace fu ristabilita. Anni dopo una pastorella sordomuta la trovò, grazie ad essa riacquistò l’uso della parola e dell’udito e tornò a casa per raccontare il fatto ai genitori. La notizia ben presto si diffuse per la Valle, nacque una viva devozione e all’interno della grotta si costruì una cappella, che nel tempo fu ampliata e decorata.

Prima di passare ai santuari mariani della Val Seriana è necessaria una pausa pranzo a base dei gustosi prodotti tipici delle valli bergamasche in modo da poter continuare l’itinerario pomeridiano con rinnovato entusiasmo.

  • La tappa successiva è Ponte Nossa, dove sorge il Santuario della Madonna delle Lacrime. L’interno è caratterizzato dalla ricchezza degli affreschi, delle pitture e delle raffigurazioni sacre, ma l’elemento più importante da ammirare è l’immagine miracolosa della Madonna cui il santuario è dedicato. Si tratta di un affresco rappresentante Gesù Crocifisso con accanto San Giovanni e Maria che in origine si trovava sulla facciata esterna della chiesa. Nel 1511 una giovane fanciulla che con alcune coetanee stava pascolando un gregge nelle vicinanze, vide l’occhio sinistro della Madonna piangere lacrime di sangue. Si tratta della prima lacrimazione di sangue di un’immagine mariana debitamente documentata nella storia e ancora oggi il santuario è meta di numerosi e frequenti pellegrinaggi.
  • Per concludere, a poca distanza si può facilmente raggiungere il Santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio. Fu costruito nei primi anni del Seicento in modo da incorporare al suo interno la stanza della casa in cui vivevano le due bambine del paese a cui apparve la Madonna. Anche qui numerose sono le opere d’arte visibili all’interno realizzate per decorare l’edificio nel corso dei secoli.

Quello proposto è un cammino fatto per scoprire i più importanti e suggestivi luoghi di fede della bergamasca, ancora oggi oggetto di continui pellegrinaggi. La loro storia, le opere d’arte che racchiudono, i contesti naturali in cui sono inseriti li rendono opere uniche in grado di donare ai visitatori un’esperienza religiosa intima e indimenticabile.

Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 40 persone
Quota a persona: da € 60
La quota comprende:
Bus nel raggio di circa  200 km da Bergamo
Guida a disposizione per tutto il tour
Pranzo tipico in ristorante con bevande incluse
Assicurazioni e copertura e Rct

 

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