SORPRENDENTI ISOLE TREMITI
SORPRENDENTI ISOLE TREMITI
Foreste sul mare, scogliere a picco sul mare, piccoli borghi e favolose isole
… benvenuti alle Isole Tremiti.
Destinazione Sole ti porta a scoprire le meraviglie per ogni tipo di viaggiatore: dall’amante del trekking a quello della tintarella. Uno di questi posti sono senza dubbio le Isole Tremiti.
Metti in valigia costume da bagno, scarpe da trekking e scarpe da scoglio e inizia la tua avventura.
Il bellissimo arcipelago al largo del Gargano è facilmente raggiungibile attraverso i traghetti e gli aliscafi in partenza da Termoli, per una vacanza senza traffico e senza stress (sull’arcipelago non sono ammesse automobili, le sole che possono circolare sono quelle dei residenti).
L’arcipelago si compone di quattro diverse isole, San Domino,(dove si trova il Villaggio Touring Club Tremiti ), San Nicola, Capraia e Pianosa, ma il mare è la vera attrattiva delle Isole Tremiti considerato ormai da anni tra i più belli d’Italia.
A San Domino, l’isola più grande, troverai posti isolati e remoti tra piccole calette rocciose, profumate foreste d’Aleppo e misteriose grotte marine. Il periplo dell’isola in barca è un must, ma non dimenticarti di fare un’escursione a piedi come la “Panoramica dell’Isola di San Domino” il cui punto di partenza è il Villaggio Rurale del 1935, costituito da una manciata di casette rosse di tipo coloniale.
I sub esperti, invece, potranno andare alla scoperta delle grotte in superficie e sotto l’acqua, i fondali vicino all’Isola di Capraia per salutare la Statua sommersa di Padre Pio.
Isola di San Domino. L’isola più grande, con vocazione turistica
San Domino è l’isola più grande dell’arcipelago e dell’intera regione. Il cuore dell’abitato è nella piazzetta del Belvedere, ma la sua vocazione turistica si legge anche nei negozi, bar, ristoranti e alberghi presenti.
Colle dell’Eremita: Il Colle dell’Eremita con i suoi 116 metri di altezza rappresenta il punto più alto dell’isola; qui vi dimorò in romitaggio tale Pietro Colono, un contemplativo del XV secolo quando all’epoca San Domino era completamente disabitata.
Cala delle Arene è la baia più frequentata di tutte le Tremiti, è una delle poche spiagge di sabbia ed a fianco si trova la bella Grotta dell’Arenile; sulla cala si affacciano numerosi ristoranti che propongono ricchi menù a base di pesce.
Spostandosi verso sud si giunge a Cala dello Spido circondata da una lussureggiante pineta ed alla vicina Cala Matana che con la sua bellezza ha ispirato il cantautore Lucio Dalla (che possedeva una villa proprio sopra Cala Matana) a cui ha dedicato un disco: “Notte Matana”. Proseguendo si giunge allo Scoglio dell’Elefante, alto oltre 20 metri che ricorda un pachiderma nell’atto di immergere la proboscide in acqua.
Proseguendo si trova la Cala del Sale, qui gli abitanti di Tremiti erano soliti venire a raccogliere il sale, che il mare lasciava nelle conche degli scogli dopo le mareggiate. La vicina Cala delle Roselle deve il nome alle fioriture sulle pareti che la circondano; qui ci sono due bei punti di immersione: Grotta delle Viole e Grotta del Sale, punti interessanti anche per fare snorkeling popolate da pesci e crostacei. Proseguendo lungo la costa troviamo la Cala di Zio Cesare, la Punta del Diavolo e il faro. Nelle vicinanze c’è anche la Grotta del Bue Marino, qui viveva fino agli anni 50 la foca monaca ormai quasi completamente estinta nel bacino del mediterraneo.
Ma è proprio in questa zona, la Cala del Bue Marino che è nata una delle leggende più affascinati delle Isole Tremiti. Le Tremiti, sin dai tempi più antichi erano note come Diomedee, perché secondo il mito, furono create proprio a opera dell’eroe Diomede, celebre per essere stato l’inseparabile amico e compagno di Ulisse nel corso della guerra di Troia. L’eroe, infatti, tornato nella sua Argo in seguito alla guerra, scoprì l’infedeltà della moglie Egialea e decise di prendere nuovamente il mare alla ricerca di una nuova patria. Giunse così nel territorio dei Dauni, popolazione stanziata in quella che è oggi la Puglia settentrionale, dove fondò un piccolo regno tracciandone i limiti con alcune pietre che aveva portato con sé dalla Grecia. Dopo aver terminato di stabilire i confini, però, gli restarono ancora dei massi inutilizzati, che egli lanciò così al largo della costa creando il piccolo arcipelago delle isole Tremiti. Un’altra versione del mito racconta però che in seguito alla morte di Diomede, i suoi fedeli compagni fossero talmente disperati che la dea Afrodite, per compassione, decise di tramutarli in uccelli, chiamati appunto diomedee, che soprattutto nelle notti senza luna (luna nuova), si possono ancora udire mentre piangono la scomparsa del loro comandante con dei garriti molto simili al pianto di un bambino.
Giunti a Punta Secca, cambia il paesaggio e la conformazione della costa, l’esposizione a nord è evidente, si apre la Grotta delle Rondinelle dove appunto nidificano le colonie di rondini.
Cala dei Benedettini e Cala degli Inglesi dove si trova Villaggio Touring Club Isole Tremiti. Relax è la parola che riesce a riassumere meglio la vacanza offerta da questo villaggio immerso in una vera e propria oasi di natura incontaminata. La struttura si affaccia direttamente sulla suggestiva ed esclusiva Cala degli Inglesi, offrendo tramonti spettacolari e romantici.
Potrete scegliere tra varie sistemazioni, tutte dotate di bagno privato con doccia: i Bungalow, i Bungalow vista mare e i Bungalow Superior.
È una baia riservata al Touring Club Italiano, collegata al Villaggio da una breve passeggiata; interamente rocciosa, dispone di pedane prendisole, attrezzate con ombrellone, lettino e sdraio, e di due accessi al mare tramite pontili con scalette. Non dimenticate di portare l’attrezzatura da snorkeling e un paio di scarpette chiuse per camminare meglio sulle rocce! San Domino ha anche una piccola spiaggia di sabbia, Cala delle Arene, situata nella parte orientale dell’isola: la potrete raggiungere dal Villaggio con una piacevole passeggiata a piedi di circa 10 minuti, oppure con servizio di navetta gratuito a orari prefissati.
La spiaggia, che dispone di alcuni ombrelloni e sdraio, a causa delle ridotte dimensioni e dei pochi posti disponibili viene utilizzata come priorità per le attività del miniclub e per gli ospiti con difficoltà motorie. In entrambe le spiagge è previsto un servizio di assistenza ai bagnanti ad orari prestabiliti.
Continuando il periplo dell’isola, si giunge a Punta del Vuccolo, superata la quale si aprono Cala di Tramontana e la particolarissima Cala Tonda, che con la sua forma ricorda un laghetto. Oltrepassa la Punta del Coccodrillo e Cala Tamariello si arriva alla Punta del Diamante, oltre la quale con lo Scoglio del Cretaccio di fronte (lo Scoglio del Cretaccio è l’isola più piccola dell’arcipelago di Tremiti, è lunga solo 400 metri è completamente brulla e si trova tra San Domino e San Nicola) si giunge alla Spiaggia dei Pagliai. Questa è molto probabilmente la spiaggia più fotografata di Tremiti, intorno vi si trovano degli scogli che ricordano grandi cumuli appunto di paglia.
L’isola di Capraia: il faro, i fondali scenografici ed adatti alle immersioni
L’isola di Capraia o Caprara fa parte dell’arcipelago delle Tremiti ed è priva di abitanti. L’unico segno di vita qui è la luce del faro e la ricca vegetazione che la circonda. I fondali di Capraia sono particolarmente scenografici ed adatti alle immersioni per sub con esperienza di vario livello.
Capraia è detta anche Capperara per l’abbondanza di piante di cappero, che qui crescono; il nome Capraia le fu dato dai greci intorno all’anno 1000 a.C. per la numerosa presenza di capre selvatiche. Con i suoi 1650 metri di lunghezza ed i 600 di larghezza è la seconda isola più grande dell’arcipelago delle Diomedee. L’azione erosiva del mare ha agito sulla conformazione della costa in maniera differente, la parte settentrionale è caratterizzato da alte falesie a picco sul mare mentre a sud i pendii sono dolci e creano in mare delle secche.
Il faro si trova a Punta Secca che è una sottile penisola all’estremità nord-est dell’isola; lungo il perimetro si trovano numerosi archi di roccia che delimitano le cale; il più famoso è certamente l’Architiello, alto ben 6 metri che prospetta davanti a se un bel laghetto circondato dal mare, la cala successiva ospita il Grottone: una grande grotta alta 15 metri e lunga 10.
Se si cerca un luogo appartato e romantico questo sarà sicuramente Cala Sorrentino con l’omonima grotta chiamata anche Grotta dell’Amore; in questa grotta l’atmosfera è fatata, grazie al riverbero della luce che le fa assumere colorazioni calde ed avvolgenti.
Cala dei Turchi è una delle spiagge più conosciute dell’isola, anche perché grazie alla sua posizione ad alla sua conformazione le acque che la bagnano sono sempre calme.
I fondali dell’Isola di Capraia sono ideali per escursioni subacquee, offrendo la possibilità di fare immersioni di differenti difficoltà. Numerosi sono i relitti che qui giacciono, dalle imbarcazioni romane fino al relitto di uno dei piroscafi utilizzati da Garibaldi durante la spedizione dei mille.
Nel 1998 a pochi metri dalla costa è stata posizionata su di un fondale di 14 metri una statua di San Pio realizzata da uno scultore foggiano, la statua è una delle più grandi statue marine ed è facilmente raggiungibile essendo poggiata su di un fondale di una decina di metri.
Isola di San Nicola: arte, storia, immersioni guidate e diving
L’isola di San Nicola è difesa da grossi scogli. Dal punto di vista storico-artistico questo è il luogo più interessante delle Tremiti, di cui è centro amministrativo, culturale e religioso. Qui è possibile fare immersioni guidate e corsi presso i vari centri diving.
L’isola è dominata dall’Abbazia fortificata di Santa Maria a Mare, costruita dai benedettini nel 1045; la sua imponenza le valse l’appellativo di “La Montecassino in mezzo al mare”.
Dal piccolo porticciolo ci si dirige verso il centro abitato attraversando una porta d’accesso, si fiancheggia il muro fortificato con numerose caditoie e si giunge ad un secondo portale sul quale si erge la Torre dei Cavalieri del Crocifisso, sul portale vi è una scritta in latino: “Conteret et confringet” (stritolerà e spezzerà), monito scritto dai monaci lateranensi. Si prosegue lungo una seconda rampa per giungere alla Torre del Pennello la cui funzione era di controllo su tutta la baia; qui si trovava il corpo di guardia e chi vi doveva entrare doveva depositare le armi in suo possesso.
Passati per la torre, si arriva su di una spianata attraversata dalle due principale vie del borgo: Corso Diomede e Corso Roma. Sulla destra la Torre Angioina conosciuta anche come Torre del Ponte, poiché qui si trovava il ponte levatoio costruito da Carlo II d’Angiò. Attraversando un porticato e percorrendo un’ulteriore scalinata si arriva sul sagrato della Chiesa di Santa Maria a Mare. L’interno della chiesa è a tre navate ed ha conservato l’impianto originario, custodisce una particolare croce lignea di forme bizantine, una bella statua di Madonna con Bambino con i volti scuri ed il bel pavimento a mosaico posato sulla navata centrale. L’ultimo baluardo della fortificazione è quello posto a nord conosciuto come Torrione dei Cavalieri di San Nicolò.
Fonti:
Destinazione Sole
Puglia.com
Skyscanner
Wikipedia
Foto & Video:
Destinazione Sole